mercoledì 11 ottobre 2017

Samsung galaxy S7: la grande beffa dell' IP 68

Uno dei motivi che mi ha spinto a comprare un anno fa il samsung S7 era la sua certificazione IP68, che credevo potesse essere utile a proteggere lo smartphone dai contatti con i liquidi, dato che al giorno d'oggi lo smartphone ci fa compagnia ovunque, purtroppo così non è stato.
L'estate 2017 la ricorderò come "la grande beffa": ero in kayak ed avevo affidato il compito di riprese foto e video alla goPro, ho preferito tenere il cellulare davanti i piedi anziché in borsa vista l'impermeabilità. Questa scelta di non metterlo in borsa è stata fatale, lo smartphone si è spento senza più riaccendersi.

Anche se in piena settimana di ferragosto, in attesa di rivolgermi al centro assistenza, mi affido ad amazon per poter avere uno Smartphone a buon prezzo ed in meno di 24 ore.

Nei giorni che passano inizio a documentarmi sul web per vedere se sono l'unico sfigato, scopro che moltissimi sono stati abbandonati dallo smartphone dopo contatti con i liquidi e, che addirittura samsung non aveva coperto la riparazione in garanzia. Non mi allarmo più di tanto finché non leggo a pagina 5 del manuale, fornito da samsung con lo smartphone:

Inizio a preoccuparmi leggendo l'ultima frase "Nonostante questa classificazione, è comunque possibile che il dispositivo subisca danni in determinate situazioni", anche se pensavo : dato che tutti i punti li ho rispettati, ovvero che non l'ho immerso e non l'ho esposto ad alta pressione cosa l'avrà rotto? ma sopratutto: lo ripareranno in garanzia?

La risposta la ricevo dopo pochi giorni da parte del centro assistenza Samsung, mi contattano telefonicamente dicendo: Non possiamo ripararlo in quanto c'è un evidente segno d'urto che può aver compromesso l'impermeabilità, io replico dicendo che il può, da loro più volte utilizzato, non è certezza quindi non mi basta come risposta, inoltre sul manuale non c'è scritto che gli urti avrebbero compromesso l'impermeabilità, concludo ricordando l'ultima cosa molto più importante: questo smartphone dopo soli due mesi di vita ha subito la sostituzione del display in garanzia, se fosse stata fatta male? Mi dicono di no.

Termino la telefonata dicendo che mi sarei rivolto ad un associazione dei consumatori, l'impiegata del centro assistenza "samsung platinum center" conclude con un arrogante ed irrispettoso "fa bene".



 Perché trattare male un cliente che chiede spiegazioni chiare e sicure? Perché pubblicizzare ovunque questa protezione IP68 se poi i danni non sono riparati in garanzia? Perché attribuire al danno sulla cornice metallica una possibile causa di compromissione della garanzia?

 Ecco alcune foto dello smartphone fatte dopo averlo preso dal centro assistenza evidenziando il punto da loro incriminato e il resto delle cornici senza nemmeno un graffio:







Vista la delusione del centro assistenza, l'amarezza di aver perso uno smartphone per colpa di una feature tanto sponsorizzata non penso di affidarmi a samsung per il prossimo smartphone, anzi, il sostituto preso ad agosto se la sta cavando molto bene, non ha una fotocamera all'altezza del S7 ma dal punto di vista software è molto fluido e reattivo, lo consiglio:


 

ps: non ha certificazione IP 😃

Vi lascio il link di un interessante articolo di CNET che spiega molto bene la differenza tra waterproof e water resistant.

giovedì 9 marzo 2017

Antifurto gps per auto con tim tag: piccola spesa, alta resa.


Da quando ho deciso di installare un antifurto gps, ho acquistato diversi prodotti su Amazon , senza mai trovare quello che volevo realmente. La scelta è ampia e le feature, oltre al semplice tracking del veicolo, sono davvero ampie: blocco benzina, allarme volumetrico, pulsante di emergenza SOS, il tutto controllando la posizione del veicolo via sms, app e browser.
Tutti questi dispositivi, per funzionare, necessitavano di una sim con piano dati ed sms, il mio costo era di 5€ al mese con la sim H3G: significa 60€ all'anno, da aggiungere al costo dell'antifurto, circa 50€, non mi piaceva come soluzione: volevo spendere meno.


Ho visto che Tim proponeva in offerta il suo tim tag, con un anno di servizio incluso, a soli 49,90€, anzichè 129€. E' offerta perché è disponibile un nuovo dispositivo, di dimensioni ridotte e con ricarica a contatto magnetico, a prezzo pieno qui: tim tag slim.

Viene venduto come "dispositivo che ti informa sulla posizione del tuo amico a quattro zampe e delle cose a te più care" ed essendo dotato di batteria interna, ha un autonomia che si aggira intorno ai 5 giorni circa, ma a seconda dell'utilizzo potrebbe anche durare meno.

Le prese usb nascoste in auto non mi mancano(link), ho deciso di acquistare il tim tag e nasconderlo,  lasciandolo sempre in carica.

Dopo aver scaricato l'app TIMTag dal playstore a questo link, il dispositivo va registrato prima di poterlo tracciare. Il suo funzionamento è molto intuitivo:



Da questa schermata è possibile vedere tutti i tag che abbiamo comprato, ottimo se vogliamo tenere traccia di più cose: auto, moto, animali, bici ecc ecc. Nel mio caso, in possesso di un solo dispositivo, mi mostra il nome che ho dato al dispositivo (ant), l'ultima data di aggiornamento della posizione, lo stato della batteria (sempre in carica come descritto prima) e le notifiche(alert) che ho impostato; Il pallino verde indica che il dispositivo gode di buon segnale (gps e gsm). 


Una volta cliccato sul dispositivo, si apre una nuova schermata che mostra su mappa la posizione del dispositivo (io ho messo lo zoom al massimo per ragioni di privacy). 
Essendo basato su google maps è possibile guardare la mappa in modalità standard(quella che abbiamo appena visto), satellite ed ibrida.

Sulla destra nei rettangoli abbiamo i dati relativi allo stato di carica della batteria, gps e gsm con la data ed orario dell'ultimo aggiornamento. 

Mentre nei riquadri partendo da sinistra abbiamo:
  • zone impostate da noi, fuori il quale riceviamo una notifica di uscita dall'area;
  • Parking: ti notifica ogni volta che l'auto, dopo essere stata parcheggiata, si muove;
  • Limite di velocità : al superamento di una velocità impostata da noi riceviamo una notifica;
  • Il guardian che ci notifica quando l'app rileva un incidente
  • L'intervallo di aggiornamento della posizione: da 1 minuto ad 1 ora; ovviamente maggiore è la scansione, maggiore sarà il consumo, che viene mostrato in un grafico temporale.
Dopo ormai qualche mese di utilizzo posso ritenermi soddisfatto di questo dispositivo di Tim. Voi usate qualche dispositivo gps per tracciare le cose a cui tenete?


martedì 28 febbraio 2017

Aggiungere prese usb in un auto per ricaricare smartphone


Il tallone di achille degli smartphone è senza dubbio l'autonomia, in auto poi sta diventando sempre più indispensabile, viste le applicazioni che consentono di utilizzarlo come navigatore, allarme per autovelox o semplicemente riproduttore musicale attraverso radio bluetooth o ingressi aux.

Resta quindi il problema di avere un'alimentazione che potrebbe avvenire attraverso l'accendisigari, ma si sa, gli smartphone da ricaricare in auto sono quasi sempre più di uno.

Per chi non si accontenta di semplici uscite usb in uscita dall'accendisigari, (qui doppio usb), (qui triplo usb), (qui poker di usb),  propongo un'operazione da nerd in the car.

Tutto quello che dovete fare è individuare l'alimentazione continua 12V in auto, con l'aiuto di un tester o di un elettrauto, solitamente lo si fa nei pressi dei fusibili sotto il volante, il classico filo rosso (positivo) e nero(negativo), un consiglio: si può scegliere tra alimentazione sempre attiva, anche ad auto spenta ed alimentazione attiva solo ad auto accesa, visti i consumi degli smartphone potete utilizzare quella sempre attiva, in modo da caricare dispositivi anche quando non siete in auto.

Inizia il lavoro di fantasia di un nerd in the car.

  • Un convertitore 12V \ 5V (3A, 15W), dove se da un lato troviamo i fili rossi e neri da connettere all'alimentazione della nostra auto, dall'altra troviamo una usb femmina.




  • Invece di un singolo cav usb maschio-microusb oppure lightningh possiamo inserire un hub usb(link) in modo da avere molteplici uscite, che non occupano lo spazio (ridotto)dell'accendisigari.

Se poi avete un auto con i fori standard sul lato potete utilizzare questo ottimo prodotto:

Oppure se volete semplicemente rimpiazzare l'accendisigari con presa usb ecco ciò che fa per voi:

mercoledì 1 febbraio 2017

Protocollo A2DP su Blue and Me Fiat / Alfa / Lancia


Chi possiede un auto con sistema bluetooth blue&Me sa di cosa sto parlando, della impossibilità di ascoltare musica o dal proprio dispositivo attraverso le casse dell'auto. Questo perchè manca il protocollo A2DP.

L'articolo non nasce per criticare l'ottimo sistema utilizzato sulle auto del gruppo fiat prima dell'introduzione dell' Uconnect, ma per offrire una soluzione a chi ha le proprie playlist su spotify oppure vuole ascoltare tutto ciò che ha sul dispositivo (musica e video) attraverso le casse del sistema infotainment, senza dover cambiare autoradio di serie.

Personalmente ho risolto utilizzando questo ricevitore bluetooth di Aukey, che convive perfettamente con il blue&me senza problemi; infatti il cellulare si aggancia ad entrambi ed in caso di arrivo di una telefonata si può tranquillamente rispondere attraverso i comandi al volante.


Il dispositivo Aukey è dotato di uscita aux che trasmette l'audio ed usb (micro usb, usb maschio) per alimentarsi, è inoltre dotato di batteria interna con autonomia di 8 ore circa, potete quindi collegarlo alla usb solo quando necessita di carica.

Purtroppo se il vostro sistema blue&me è di primissima generazione, quindi senza presa aux, questo dispositivo aukey no fa al caso vostro

Per acquistare il dispositivo Aukey eccovi il link:

Aukey® Ricevitore Bluetooth portatile, Bluetooth 3.0 Receiver Wireless, Ricevitore Adattatore Audio per Sistema di Altoparlanti Stereo in Auto e Casa, e per Telefono Cellulare con 3,5 mm Aux. (Nero)

Voi invece che soluzione avete adottato nella vostra auto?